
Prof. Vittorio Fineschi, Ordinario Medicina Legale- La Sapienza, Roma
Il 7 novembre prossimo, a Roma, presso il Centro Congressi la Società Scientifica Melchiorre Gioia celebrerà il suo 33esimo Congresso Nazionale dal titolo “SIC STANTIBUS REBUS. CONIUGHIAMO CULTURA, DOTTRINA E TECNOLOGIA PER UNA EQUA VALUTAZIONE DEL DANNO ALLA PERSONA ED IL RILANCIO DELLE PROFESSIONALITA’”.
Premesso che la Melchiorre Gioia è società scientifica che da decenni si distingue per la capacità di coniugare dottrina con una sana prassi medico-legale, è da encomiare il fatto che riesca sempre a coagulare Giuristi e Magistrati di grandissima cultura e competenza, così da rendere costantemente un livello qualitativo per molti irraggiungibile.
Questo Congresso ne è la prova incontestabile ed il titolo rende ragione proprio della qualità prescelta per le relazioni, nelle quali si presenterà dottrina e si proporrà la tecnologia sartorializzata a fini valutativi, tema questo che deve essere affrontato prima con specifica cultura medico-legale e, poi, con proposizioni interpretative tabellari serie e documentate coniugando la triade (cultura-dottrina-tecnologia) proposta nel titolo del Congresso stesso. TUN, macrodanno ed intelligenza artificiale devono essere un crogiuolo culturale su cui innestare esperienze e percorsi professionali che dalla conoscenza giuridica e l’espressione giurisprudenziale si tramutino in percorsi valutativi medico-legalmente virtuosi, oggettivi, fondati sul dato esperienziale modernizzato e tramutato in essenza interpretabile, ragionata e non mera numerificazione. Come recentemente ho avuto modo di dire, “D’altronde, se è vero che la medicina legale è e resta «scienza della causalità» o «scienza di metodo», sotto le spinte della modernità e dei più autorevoli contributi sul tema del nesso eziologico, essa risulta inevitabilmente soggetta ad un’accelerazione evolutiva di dottrina e, quindi, di metodo. Il metodo scientifico è, oggi, chiaramente delineato in una dimensione inferenziale induttivistica, analizzato ed approfondito da recenti approdi giurisprudenziali ed elaborazioni dottrinarie che pongono la «scienza» al centro di una attenta riflessione critica. È proprio la metodologia l’unica àncora salvifica per chi, come il medico legale, si trovi ad affrontare fattispecie incomparabili e mai del tutto sovrapponibili, in qualsiasi ambito valutativo e, quindi, anche nell’accertamento civilistico dei profili risarcitori di rilievo medico-biologico del danno alla persona. Talché non ci si può stupire dell’incessante riferimento al dubbio come cartesiana metodica fonte di conoscenza (Dubium sapientiae initium), tale da guidare verso sicuri approdi interpretativi”. Ed il Dottor Cannavò non si ripara dietro oscuri rimedi costruttivi tabellari, evocando ipotetici consensi e percentuali valutative altrettanto labili, per non dire inconsistenti, ma legge la triade dottrina, cultura e tecnologia per porre una discussione seria, vera e meditata, con Giuristi e Magistrati, sapendo che il medico-legale può e deve fornire un contributo tecnico ma permeato da coerenza dottrinale e giurisprudenziale. Questo è lo scenario in cui il 7 novembre prossimo si avvicenderanno, portando il loro contributo, studiosi che hanno a cuore l’evolvere della disciplina e la sua applicazione a fini di Giustizia. Se questi sono gli intenti condivisi, il Congresso organizzato dalla Melchiorre Gioia è un momento unico, creato dal Dottore Giovanni Cannavò a cui va il ringraziamento della Accademia per consentire un così opportuno scambio di idee culturalmente libero e di indubbio pregio dottrinario.
Prof. Vittorio Fineschi
EVENTO ACCREDITATO PER
MEDICO CHIRURGO (tutte le Discipline) – ODONTOIATRA
2,4 CREDITI ECM.
8 CREDITI FORMATIVI PER AVVOCATI
Accreditato presso Ordine degli Avvocati di Roma