Focus sulla Riforma della legge 24/2017

A distanza di oltre sei anni, ricorrentemente, la L. 24/2017, vulgo Gelli-Bianco, si pone al centro dell’attenzione di tutti gli operatori della Sanità, dagli esercenti la professione sanitaria ai manager delle strutture sociosanitarie pubbliche e private.

Questo accade perché, anche se l’impatto del nuovo regime di responsabilità, più favorevole agli esercenti “strutturati”, è stato al momento assorbito senza traumi, sono tanti -forse troppi- i nodi cronicamente irrisolti che condizionano la piena applicazione della Legge rischiando nel medio/lungo periodo di pregiudicarne l’efficacia.

Nel corso del seminario di studi sulla legge Gelli-Bianco 24/2017 tenutosi il 28 giugno nella sala Zuccari del Senato è stato presentato ufficialmente il protocollo d’intesa (v. documento cliccando qui) frutto del lavoro degli ultimi mesi di un tavolo di lavoro della Società Scientifica Melchiorre Gioia che elenca alcune proposte di modifica che godono della massima rappresentatività all’interno di società scientifiche, imprese assicuratrici, strutture ospedaliere pubbliche e private, studi legali, mondo universitario, medici legali con un sempre maggiore coinvolgimento politico. La logica comune che muove tutte le parti intervenute è quella di emendare la Legge per salvarla, per preservarla nel tempo.

Nello specifico, è emersa la necessità di rendere operativi con dati completi e fruibili gli articoli 3, 4 e 5, relativi al rischio clinico, e di rendere possibile, a tutela dei danneggiati, una maggiore offerta da parte del mercato assicurativo, oggi largamente insufficiente anche a causa di alcune previsioni della legge.

È stato proposto, in particolare, che nelle norme relative all’assicurazione delle strutture pubbliche e private si giunga al superamento dell’attuale inquadramento nella RC auto, anche eliminando l’azione diretta del danneggiato nei confronti della compagnia di assicurazioni, e che si individuino rimedi all’attuale squilibrio tra analoghe misure e assicurazioni private in tema di appostazione delle riserve.

Conseguentemente, è emerso il chiaro convincimento che non abbia senso la promulgazione del decreto attuativo ex art. 10, comma 6, tuttora al vaglio dei ministeri competenti, in quanto lo stesso regolamenterebbe proprio quegli aspetti della Legge che vanno emendati e in qualche caso cancellati.

Alla luce delle interlocuzioni portate avanti con i ministeri competenti (Ministero delle imprese e del Made in Italy, Ministero della salute e Ministero della giustizia), si è provveduto ad elaborare alcune delle proposte emendative che potrebbero confluire nei provvedimenti che verranno esaminati dal Parlamento nei prossimi mesi, a partire dal Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2022 che ha iniziato l’iter parlamentare al Senato. Nello specifico, le proposte essenziali riguardano:

• introduzione di alcune modifiche atte a rendere uniforme il regime di appostazione delle riserve sia per le assicurazioni private sia per le analoghe misure;
• eliminazione degli istituti tipici della Rc auto;
• eliminazione dell’inefficacia della copertura assicurativa per gli esercenti la professione sanitaria non in regola con la formazione ECM.

C’è ora un grande desiderio di concretezza su questi temi, dopo anni di discussioni e arrovellamenti.

Il congresso annuale della Melchiorre Gioia dedica a questo tema la sessione del sabato mattina con un confronto tra i massimi esperti del settore con l’obiettivo di dare un contributo al ritorno delle imprese private di assicurazione nella gestione della responsabilità sanitaria.

Dr. Giorgio Moroni

Società Scientifica Melchiorre Gioia

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+39.050.875.68.50
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Presidente

Dr. Giovanni Cannavò

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