L’IMPATTO DELLA GenAI SULLA PROFESSIONE FORENSE: RIFLESSIONI IN LIBERTÀ

L’IMPATTO DELLA GenAI SULLA PROFESSIONE FORENSE: RIFLESSIONI IN LIBERTÀ

Avv. Andrea Girardi

 

L’acronimo GenAI – intelligenza artificiale generativa – è entrato ormai nel linguaggio comune anche di noi professionisti se non altro perché quotidianamente tempestati da proposte di ogni tipo a base di IA (webinar verticali sul tema, pubblicità di chi gestisce banche dati professionali, articoli, convegni, prodotti software, etc.). Quindi, sic stantibus rebus? Ovvero: l’IA risolve o genera problemi?

Di qui alcune brevi riflessioni/provocazioni.

La prima: è innegabile che l’avvento e l’utilizzo inarrestabile e massivo dell’IA abbia generato un’allerta diffusa ad ogni livello dato il suo evidente impatto sul nostro lavoro quotidiano e in generale sulla vita di ogni giorno.

Ecco, quindi, l’intervento legislativo europeo e italiano con il Regolamento europeo, il cd AI Act, del 2024 e la nostra recentissima legge sull‘intelligenza artificiale entrata in vigore il 10 ottobre scorso – L. n. 132/2025- in cui l’art. 13 è dedicato alle professioni intellettuali.

D’altro canto, è indubbio che l’utilizzo dell’IA nell’esercizio della professione sia un validissimo supporto per l’efficientamento dei processi, per le ricerche documentali, per la redazione di documenti non complessi, per i riassunti e, per i più evoluti per aprire nuove opportunità di lavoro.
Infatti, i dati statistici da qualsivoglia autorevole fonte estratti non lasciano dubbio al fatto che ormai i professionisti stiano sempre più integrando la GenAI nei loro processi di lavoro.

La seconda: l’IA lavora e interagisce con noi tramite il linguaggio naturale. Fine quindi degli esperti nelle stringhe di ricerca, perché oggi possiamo rivolgerci all’algoritmo così come parliamo e ci esprimiamo da sempre e lui comprende e risponde molto spesso a tono.
Già. Ma come risponde?
L’algoritmo utilizza nelle sue risposte un linguaggio immediato, semplice e chiaro ovvero l’opposto del linguaggio per certi versi opulento utilizzato ancora da molti di noi avvocati. C’è allora la ragionevole probabilità che con l’utilizzo quotidiano del supporto dell’IA anche il nostro stile e linguaggio tenda inevitabilmente e silenziosamente ad assumerne i connotati caratteristici? E se sì con quali effetti pratici?

E infine: se l’IA è/sarà un supporto/strumento facilmente accessibile a tutti ci sarà, pur con un suo utilizzo corretto e prudente, una diminuzione del gap di competenza tra professionisti (soprattutto nell’ambito dei piccoli e micro studi)’?
Riformulando la domanda: saremo tutti sulla stessa linea di partenza di competenze dato che anche se ho competenza/esperienza limitata ho però disposizione per pochi euro un potentissimo strumento che racchiude e mi offre la scienza dei migliori? Se a ciò si aggiunge pure l’ulteriore considerazione per cui è indubbio che l’IA nel tempo sarà sempre più performante, attendibile e completa e anche i nostri clienti sapranno che molto del lavoro (soprattutto preparatorio) lo genereremo attraverso macchine e in un batter d’occhio (sarà allora ancora possibile esporre certi compensi?) la domanda cruciale e ultima sorge spontanea: dove l’avvocato del prossimo futuro farà effettivamente la differenza e sarà per questo sempre più ricercato?

Per la competenza? Per la velocità? Per l’esperienza? La risposta che ognuno di noi si darà è decisiva per il futuro e il rilancio della nostra professionalità a fronte della rivoluzione sociale e culturale che avanza. Proveremo a suggerire una possibile risposta durante il XXXIII° Meeting della Melchiorre Gioia, sentinella sempre vigile all’evolversi degli orizzonti professionali.

EVENTO ACCREDITATO PER

MEDICO CHIRURGO (tutte le Discipline) – ODONTOIATRA
2,4 CREDITI ECM.

8 CREDITI FORMATIVI PER AVVOCATI
Accreditato presso Ordine degli Avvocati di Roma 

Società Scientifica Melchiorre Gioia

Via Natisone, 18 – 56122 Pisa (PI)
+39.050.875.68.50
info@melchiorregioia.it – info@pec.melchiorregioia.it
C.F. 93084860506

Presidente

Dr. Giovanni Cannavò

Seguici sui social

Newsletter